mercoledì 14 dicembre 2016

all you need is love

Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
There's nothing you can do that can't be done.
Nothing you can sing that can't be sung.
Nothing you can say, but you can learn
How to play the game
It's easy.
Nothing you can make that can't be made.
No one you can save that can't be saved.
Nothing you can do, but you can learn
How to be you in time
It's easy.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love. Love is all you need.
Love, love, love, love, love, love, love, love, love.
All you need is love, all you need is love,
All you need is love, love. Love is all you need.
There's nothing you can know that isn't known.
Nothing you can see that isn't shown.
There's nowhere you can be that isn't where
You're meant to be
It's easy.


Compositori: John Lennon / John Winston Lennon / Paul Mccartney / Paul James Mccartney

























domenica 11 dicembre 2016

sposarsi a Natale



Avete deciso di sposarvi in inverno? 

Innanzitutto bisogna decidere se desiderate farlo con rito civile o con rito religioso. L'organizzazione del primo è generalmente meno impegnativa del secondo, il quale ha regole più tradizionali da rispettare.

La sposa raffinata e sognatrice che ama la montagna e i paesaggi innevati, le atmosfere magiche del Natale, sceglierà di sposarsi nel mese di dicembre in una chiesa importante come quella di Padre Pio a San Giovanni Rotondo o San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, ... 
e per le sue candide nozze opterà tra una masseria o un resort elegante.

La sposa romantica che ama il mare, sceglierà una chiesetta tradizionale tra le bellissime che troneggiano sulla ambitissima costa, lambite dal mare, la chiesa di San Francesco a Vieste, o la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto a Manfredonia, tra le più ambite, ... e per il ricevimento la sala di un hotel lussuoso.

Ma una sposa sportiva e sensibile che ama la natura non potrà che optare per la Foresta Umbra: il Parco del Gargano offre chiese rupesti,paesaggi suggestivi,qui si potra'realizzare un ricevimento da sogno tra sentieri e alberi secolari, ...
  
la scelta è tanta e per tanti gusti !!  

sabato 3 dicembre 2016

Coiffure Belle Poule: il veliero di cartapesta

Oggi voglio raccontarvi questa storia!
Dobbiamo risalire al 1785 quando Maria Antonietta diede a Versalilles un gran ballo in onore di Jean-Francoise La Perouse, appena incaricato dal Re Luigi XVI di esplorare le coste americane ed asiatiche del Pacifio settentrionale, e che in quell’occasione s’era presentata con uno strano ornamento sul capo: un modellino in cartapesta, quarantatré centimetri di lunghezza per sedici di larghezza e trentadue d’altezza, della Belle Poule. La fregata con cui La Perouse era stato per anni al servizio del Re.


L’acconciatura aveva avuto un’enorme successo. 

Col nome di Coiffure Belle Poule, o Coiffure Marie Antoniette, aveva invaso i salotti d’Europa e a  Firenze il famoso parrucchiere Gasparo Filistrucchi la eseguiva così bene che lo chiamavano anche a Venezia, città dove esistevano più di ottocentocinquanta parrucchieri da signora.


La Belle Poule era infatti difficilissima.
Lo era in quanto non si poteva farla  con una parrucca: date le dimensioni  e il peso del modellino, la parrucca cadeva o finiva a sghimbescio. 
Perché il tutto tenesse ci volevano i capelli veri mischiati a posticci di mezzo metro, e questo richiedeva una bravura fuori dal comune.

 Lo si capisce dalle istruzioni contenute nei testi dell’epoca: ” Dividere i capelli con una riga che  girando intorno alla sommità della nucca vada da tempia a tempia, lasciar penzolare le ciocche frontali e laterali, creare sul davanti una seconda riga perpendicolare alla prima e di tre centimetri circa. Intrecciare i capelli del cocuzzolo, costruire con essi una base e appuntarvi il sostegno di ferro detto castelletto. Unire le ciocche posteriori a posticci, avvolgerle intorno al castelletto, piazzarvi il veliero. Prendere la metà delle ciocche laterali e portarle a prua con un’ampia voluta, a poppa con una voluta stretta.
Inanellare orizzontalmente l’altra metà tre boccoli a destra e tre boccoli a sinistra con questi mascherare la chiglia …”



Poi bisognava tirar su le ciocche frontali, arricciarle a spuma e incipriare, laccare, rinforzare la stabilità dell’insieme con nastri di seta e perle, infine drappeggiare veli azzurri o verdolini in modo che imitassero le ondate: dieci ore di lavoro a dir poco. E, concluso il lavoro, incominciava il martirio della poveretta che portava in testa il marchingenio. Guai a  voltarti a scatto, guai a chinarti, guai a stenderti, guai a non camminare con estrema lentezza a non tenerti intirizzita e più dritta di un palo!

Tante le dame che andarono in sposa con quest’acconciatura, spesso per evocare la nave in cui lo sposo prestava servizio, o in cui si erano conosciuti.

Chissà, magari un giorno vedremo una sposa con un trabucco nell’acconciatura, ma questa è un’altra storia!








La Belle Poule è una nave da guerra francese in servizio dal 1765 al 1780. Si tratta di una fregata di 12 (vale a dire con 12 libbre),  è la prima ad aver portato il nome di Belle Poule.

La fregata La Belle Poule è costruita tra il marzo 1765 e l'inizio del 1767 a Bordeaux, secondo i piani del tecnico Leon GUIGNACE.
 Lo scafo è lungo 43 metri, spostando 650 tonnellate. Le uniche decorazioni ad opera di Marziale Cessy, scultore a Bordeaux.  
Nel 1768, ha fatto due crociere ai Caraibi.
 Nel 1772, la Belle Poule è designata per una campagna idrografica nell'Oceano Indiano sotto il comando del Chevalier de Grenier (uno degli ufficiali a bordo il conte de La Perouse). L'obiettivo è quello di trovare il percorso più breve possibile tra le isole Mascarene e le francesi delle Indie Orientali.

Per migliorare la sua velocità e prima di inviarla nei mari caldi, fu la prima nave da guerra francese ad essere raddoppiata di rame nel 1772. E 'tornata a Brest 12 dicembre, 1776. Poco prima del lancio ufficiale della guerra degli Stati Uniti d'indipendenza, le tensioni sono alte tra la British Royal Navy e la Marina Reale Francese.

27 aprile 1777, una nave inglese insegue la Belle Poule fuori Groix, come se si trattasse di un corsaro americano camuffato sotto la bandiera francese. La fregata è fuggito a Brest.

Nel mese di gennaio 1778 è designata per portare dall' America Silas Deane, inviato da Benjamin Franklin, con il trattato franco-americana di Alliance e del trattato di amicizia e commercio franco-americana . Ma la fregata fu intercettata da navi britanniche HMS Courageous e Hector (due navi di 74 cannoni) che chiedono di visitare la fregata, che credono americana. Il capitano francese, Charles Bernard de Marigny, risponde:

"Io sono la Belle Poule, fregata del re di Francia; Vengo dal mare e vado al mare. Proprietà del Re, maestro, non lascierema mai che visitaste. "
Gli inglesi si scusano e rilasciare la fregata senza la ricerca di esso.

Sotto il comando di Jean Isaac Chadeau de la Clocheterie, affronta 17 Giu 1778 in serata, per quattro ore, al largo Plouescat, la fregata britannica HMS Arethusa (32 cannoni). 
L'XO Le Grain de Saint-Marceau viene ucciso, ci sono 30 morti e un centinaio di feriti lato francese, ma Aretusa perse un albero e dovette fuggire sotto la protezione della flotta inglese.


Questa lotta è il casus belli del re Luigi XVI di Francia a dichiarare guerra al suo cugino re Giorgio III del Regno Unito. Questo scontro è noto anche per aver innescato una ondata patriottica e guerrafondaia a Versailles e Parigi, segnato dalla decorazione della Clocheterie dal Re e acconciature alla moda Belle Poule (che rappresenta la fregata, con vele corde e capelli laccati inclusi).
15 lug 1780, HMS Nonsuch (64 pistole ) gli inseguimenti al largo dell'isola di Yeu; il capitano francese, Raymond Chevalier-Marie Kergariou di Coatlès viene ucciso. 

La Belle Poule è integrata con la Royal Navy nel febbraio 1781, pur mantenendo il nome originale. 




Dismesso nel 1798, fu demolita a Chatham nel 1808

martedì 25 ottobre 2016

sposarsi in chiesa

Per chi desidera il matrimonio religioso il consiglio è quello di pensare di relaizzarlo in Puglia; questa regione, ricca di biodiversità, oltre a vantare paesaggi splendidi, e' da sempre meta di pellegrinaggi e di importanti centri spirituali.
In autostrada per chi viene al Nord, la prima uscita che incontriamo appena si varca il perimetro della Puglia, è quella di Poggio Imperiale-Lesina.
Lesina è famosa per il lago che insieme a quello di Varano costuiscono i piu' grandi Laghi di Puglia.
Molto imponente e chiaro ricordo di un periodo rigoglioso della cittadina, la Cattedrale di Lesina è in pieno stile greco-romano.
In seguito ai vari terremoti della zona, ma anche a causa delle numerose invasioni, la Cattedrale ha subito molti interventi di ristrutturazione.
Fu costruita intorno al 1830 sulle rovine della precedente costruita nel 1600, all’interno presenta 2 cappelle e molti affreschi raffiguranti prevalentemente la vità di Gesù.




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Da sempre meta turistica per gli appassionati di caccia e pesca, per il mare, per chi ama passeggiare sia a piedi che in bicicletta. meta ambita per celebrare matrimoni, feste e banchetti.

Ma Lesina fu spesso stravolta non solo da terremoti ma anche da inondazioni. La zona infatti su cui sorge è non lontana da un’area vulcanica che la rendeva molto vivace e che ancora oggi manifesta la sua presenza con le acque calde di Candoli nei pressi di Poggio Imperiale.
Come tutti i paesi di queste zone, subì molti mutamenti demografici. Il più significativo avvenne in seguito alla distruzione di Lucera che ne vide la migrazione verso Lesina, tuttavia ci fù un costante flusso migratorio nei periodi a seguire grazie alla pescosità del lago che attraversa anche il mercato napoletano.
Nel 700, nonostante le discrete condizioni climatiche e la pescosità del lago, Lesina contava circa 500 abitanti. A metà la '700 la laguna di Lesina passava da Federico II a Placido Imperiale, marchese di Sant’Angelo che esercitò in maniera molto dura la sua autorità, portando la cittadina ad un lento declino.
Tra le diverse ipotesi formulate circa le origini della cittadina di Lesina, si possono individuare due principali linee di pensiero: secondo alcuni storici Lesina sarebbe stata fondata da alcuni pescatori dell'omonima isola dalmata ad essa prospiciente, altri studiosi invece, sostengono che le origini della medesima sono molto più antiche, facendole risalire all'età della preistoria.
lesina_anticaQuest'ultima ipotesi
sembra avere maggiore peso in quanto sostenuta dal ritrovamento di reperti
storici risalenti al neolitico, rinvenuti in alcune località situate lungo le
sponde lagunari; i pescatori della Dalmazia, pertanto, così come gli abitanti
di Lucera, che nel sec. VII d.C. si rifugiarono a Lesina unitamente al loro
vescovo per sfuggire alle persecuzioni dell'imperatore Costante II, non avrebbero che incrementato il numero delle popolazioni locali preesistenti.
Che Lesina abbia origini molto antiche viene testimoniato, inoltre, dai monumenti sacro-
tombali, risalenti all'epoca romana,rinvenuti sul posti cippo sacro - tombale
dedicato a Pomponia Drusilla, una matrona romana, il monumento lapide tombale
dedicato a Georgia, serva palatina. Relativamente alle principali vicende
storiche che nel corso dei secoli hanno interessato la cittadina di Lesina,ricordiamo che nel 780 d.C. Lesina venne elevata a Contea, una delle 34 in cui venne diviso il Ducato Longobardo di Benevento. La Contea di Lesina comincia con Petrone figli, Gualtiero appartenente al primo nucleo di Normanni stabiliti in Capitanata; ebbe a Signori oltre Petrone, suo figlio Raone, Guglielmo,Goffredo Ollia, i quali erano i più ricchi Conti di Capitanata per la pesca nel lago.
Durante il Medioevo,salvo alcuni periodi, Lesina fu sede vescovile, dipendente dall'Arcidiocesi di Benevento.
 L'ultimo Presule, Orazio Greco partecipò al Concilio di Trento (1545/1563).
Dopo secoli di dipendenza dall'Arcidiocesi di Benevento, nel 1916, la parrocchia entrò a far parte della Diocesi di S. Severo
Si ricordano alcuniinsediamenti cassinesi sul posto, anche in considerazione del fatto che il pesce pescato nella laguna costituiva un'importante risorsa alimentare per le
mense monastiche che non conoscevano carni.


Tra i principali monasteri cassinesi edificati in loco ricordiamo
 l'Abbazia di Santa Maria di Ripalta  e 
il Monastero di San Giovani in Piano 
(sotto) .







Nel 1308 la Contea di Lesina ritornò a far parte delle terre demaniali in quanto donata da Ladislao Lagellone, re di Napoli, alla madre, la regina Margherita di Durazzo che, nel 1411, la donò a sua volta all'ospedale della Casa Santa dell'Annunziata di
Napoli "Ave Gratia Plena
", in riconoscenza del fatto di essere stata guarita da una gravissima malattia e a scomputo dei peccati suoi e dei suoi congiunti.

Nel 1751, in seguito al fallimento del Banco dell' A.G.P. che amministrava l'ospedale, la laguna con il bosco isola, i fiumi, le paludi e tutte le dipendenze venivano aggiudicate
all'asta al Signor Placido Imperiale, Principe di Sant' Angelo dei Lombardi, il
quale insediò una colonia che poi diede all'attuale cittadina di Poggio Imperiale.
Il fallimento economico della famiglia Imperiale portò nel 1836 - 55, mediante
sentenza, allo smembramento della proprietà tra le famiglie Masselli, Galante e Zaccagnino, i quali erano contemporaneamente proprietari dei grandi latifondi nella campagna lesinese, alloggiando anche molti lavoratori forestieri. Alcunidi questi abitavano nella frazione di Ripalta (7 Km. dal paese), sede di una delle più interessanti Abazie dei Cistercensi ( sopra).

L'organizzazione della pesca nel lago per tutto l'Ottocento e i primi vent'anni del Novecento era improntata al metodo imprenditoriale classico. I proprietari naturalmente si limitavano a riscuotere le rendite, a intervenire nelle contese con il
Comune o a premere presso le autorità politiche e di polizia perché il diritto esclusivo di pesca fosse rispettato. La gestione vera e propria dell'Azienda restò in
mano a un Amministratore, il quale si avvaleva di un nutrito gruppo di salariati (pescatori in primo luogo, guardiani ecc.) e curava la vendita del prodotto sul mercato. Le vicende di Lesina e della sua Laguna continuarono tra lotte e manifestazioni che portarono, nel 1911, alla morte di due abitanti del posto, i quali manifestavano per rivendicare il diritto di poter pescare nella propria laguna. 

Con R.D. 20 novembre 1914, il lago di Lesina venne iscritto al numero 130 dell'elenco delle acque pubbliche della provincia di Foggia, ma solo a seguito di accordi tra proprietari e Comuni di Lesina e S. Nicandro negli anni 30, attraverso il C.I.A.R. (Consorzio italiano per l'acquicoltura razionale), si concesse la possibilità di pescare liberamente nel Lago con una suddivisione degli utili.
Un altro grave problema angustiava gli abitanti, vale a dire la malaria, che mieteva vittime in numero elevato. Raffaele Centonza (1847/1905), appassionato difensore dei
diritti dei lesinesi e della "redenzione igienica" della laguna, parla di eccedenza dei morti sui nati tra il 1828 e il 1852 di 676 unità su una popolazione complessiva che superava di poco le mille unità. I contrasti tra proprietari e Comune occuparono l'intero secolo XIX e i primi del Novecento, quando iniziò l'opera di Bonifica portata a termine negli anni 30.

Nel secondo dopoguerra il lago fu restituito alla libera disponibilità degli abitanti e con la Riforma agraria degli anni '50 del secolo XX si attuò una redistribuzione delle terre a piccoli coltivatori, superando il grande latifondo. Ma la carenza di lavoro, anche a causa del notevole incremento
demografico avutosi nei decenni precedenti, portò una grande parte dei lesinesi a emigrare sia nel Nord Italia che soprattutto in Germania. Le rimesse degli emigranti portarono a una notevole espansione edilizia, non sempre controllata dalle autorità locali, ma diedero respiro all'economia, insieme all'espansione della pesca marittima, mentre la laguna risentiva dei problemi legati alla
condizione eutrofica delle acque con notevole calo della pesca e dei pescatori di professione.

Con gli anni 60/70 comincia lo sviluppo turistico della Marina di Lesina, che
continua tuttora, nonostante alcuni problemi di carattere idro-geologico. Gli anni
a noi più vicini vedono un avvio del turismo anche lagunare (Centro-visite,Museo etnografico, valorizzazione del lungolago e del Centro storico), che rendono la località degna di visite e di attrattive culturali.

Lesina conta oggi circa 7000 abitanti.

 http://www.amicidellalaguna.it/lesina/la-storia.html



#LagoLesina
#garganoinlove #dimmidisilesina

domenica 2 ottobre 2016

shooting fotografico




3 Ottobre, Lunedi  ore 11 
presso il negozio Charme di viale XIV Maggio a  Vieste iniziano le prove per lo shooting fotografico di abiti da cerimonia

l'invito è rivolto a sole ragazze


tg 42 altezza almeno 1.70


e a fotografi anche non professionisti






Info&preno dauniasposami@gmail.com
WhatsApp 329 59 48 879

martedì 13 settembre 2016

In forma con il trekking del benessere

E se le cabine dei trattamenti di bellezza si spostassero sui prati?





 Da sempre le piante influiscono positivamente sul nostro corpo e sulla nostra psiche: l'acero rinforza il sistema immunitario, il corniolo da fiore è un toccasana per le ossa, l'utero ed il fegato, ... Coniugare il potere terapeutico della natura con i trattamenti beauty, è la filosofia delle strutture alberghiere del Gargano . 






A due passi dalla  Foresta Umbra la Masseria Valle del Cedro ha messo a punto un percorso wellness al'interno di un giardino bioenergetico che sfrutta l'elettromagnetismo naturale delle piante per ricaricarsi di vitalità.


Consigliato anche  consiglio per chi si appresta al matrimonio !!!!


sabato 3 settembre 2016

In principio di Raffaele Niro

In principio

I

Sherazade mi ha parlato di te
lungo i bordi delle pagine
sul dorso dei libri
nei risvolti di copertine

e dietro ogni parola
ti ho cercata,
dietro ogni virgola scavalcata,
e a ogni sosta un punto,
una domanda

dov’è la sua veranda?

ho squadernato
le regole di Arcadia
ho messo sotto sopra
le biblioteche
ho svaligiato
migliaia di librerie

e dentro ogni verso
ti ho cercata,
tra le righe mai una coincidenza,
a ogni rima
un’assonanza

dov’è la sua stanza?


II

Klimt mi ha raccontato
che ti ha amata
di un amore non ricambiato

Kandinsky mi ha svelato
che dopo averti vista
non ha mai più ritrattato

Mirò mi ha confessato
che dopo il vostro incontro
il mondo lo ha inquadrato


III

nel cantico dei cantici
ti ho sentita, ridevi divertita,
la vita l’avevi appena inventata

e con mille farfalle nella pancia
illuminato dalla luce tua,
stella sospesa,
ho seguito i tuoi passi
girando i miei compassi
sulla mappa dei tuoi piedi
fino a trovarti oggi

oggi so dove risiedi
nel palmo della mano
io conchiglia, tu perla, meraviglia,
piccolo chicco di grano saraceno

da “lingua di terra” di Raffaele Niro, ed. La Vita Felice (2013)

L'autore sarà presente al Wedding Day : Dimi di Sì del 9 settembre con la presentazione del Poemetto " bomboniera"


Raffaele Niro è nato a San Severo (Fg) nel 1973.
Ha pubblicato L’attesa del padre (Transeuropa, 2016); Lingua di terra (La Vita Felice, 2013); Carte d’identità (Sentieri Meridiani, 2011); Cartacanta (Edizioni M. Di Salvo, 2009); Vuoti a rendere (Edizioni Rhymers’ Club, 2006).
Sue poesie sono tradotte in Austria, Cile, Messico, Nicaragua e Spagna.
Per la narrativa è coautore di Inchiostro di Puglia (Caracò, 2015, postfazione di Nicola Lagioia), de I fuggiaschi (Stilo, 2013, prefazione di Franco Arminio), di Babel Hotel (Infinito, 2011, prefazione di Gian Antonio Stella) e di Rondini e ronde (Mangrovie, 2010).
Per il teatro ha scritto “Acqua”, la cui prima teatrale è andata in scena nel 2001 al Teatro “E. De Filippo” di Roma per la regia di Barbara Bagnini; lo spettacolo di narrazione “Ed ora ammazzateci tutti – omaggio a Peppino Impastato”; lo spettacolo di narrazione “I piedi al muro. Una donna saharawi”.
È presente nel censimento di PordenoneLegge e in tutte le ultime antologie della poesia pugliese dell'ultimo secolo ["Letteratura del Novecento in Puglia" di Ettore Catalano, (ed. Progedit, 2009); "A sud del sud dei santi" di Michelangelo Zizzi, (ed. Lietocolle, 2013); "Verso levante" di F. S. Lattarulo, (ed. Stilo, 2014)].
È tra gli esponenti più interessanti della videopoesia in Italia.
Dirige la collana di narrativa “Sud Aria” per la casa editrice “Terra d’ulivi” di Lecce.
È ideatore e direttore artistico del festival DauniaPoesia.

Sito internet: raffaeleniro.wordpress.com

giovedì 1 settembre 2016

RIFLESSIONI "SOCIO-LEGALI" SUL WEDDING DAY

.
Il mutamento radicale dei tempi moderni apre una riflessione sullo stile di vita ed i comportamenti di una società sempre più globale precaria e mutevole. La trasformazione ha coinvolto tutti i settori della vita sociale, interessando i sistemi produttivi, professionali, culturali ed affettivi, imponendo ritmi sempre più serrati e tempi contratti.
In questo processo dinamico di costante rinnovamento anche il matrimonio ha subito un ripensamento, costringendo le nuove generazioni a ridisegnare il concetto di rapporto di coppia in un contesto sociale che non invoglia  certo scelte di cambiamento tanto impegnative. E però, proprio la filosofia di fondo di questi tempi di poche certezze, basate sul modi e fuggi sentimentale, costituisce la base da cui parte chi sceglie oggi di sposarsi, poiché il seme dell’incertezza non puo’ che nascere dall’aspirazione al suo superamento. Dunque l’instabilità, il caos, la precarietà dei rapporti umani rappresenta la chiave di volta  per riscoprire il valore di  un rito antichissimo, che si perde nella notte dei tempi e che oggi rinasce a nuova vita, ponendo argine a tutto ciò che finisce ancora prima di cominciare. Nonostante il messaggio globale sia di differenza e materialismo, esistono persone ancora in grado di credere, sperare, progettare, sognare,.. e quale miglior sogno di quello di costruire qualcosa che duri, che sia capace di spezzare le catene dell’incertezza?
Il matrimonio è un’istituzione che resiste nel tempo proprio perché è ancora capace di rispondere all’immutata esigenza umana di armonia e stabilità. Sposarsi oggi significa considerare l’amore il motore dell’universo permettendo di rompere gli schemi attuali di pensiero che costringono al cinilismo ed alla negazione dei sentimenti, in definitiva significa  andare controcorrente.
Anche il sistema legislativo italiano si è dovuto adeguare a questa trasformazione, pur con grande ritardo rispetto ad altri sistemi giurdici occidentali. Nel lontano 1975 finalmente l’Italia si dota di una riforma del diritto di famiglia volta alla tutela dei soggetti deboli al suo interno: i figli e le mogli. La previsione di istituti quali la comunione dei beni e la potestà genitoriale congiunta ha contribuito all’emancipazione endofamiliare di soggetti che nel sistema previgente erano subalterni al pater familias, eliminando antichi lacci alla libertà di espressione della personalità di ciascun individuo. Questo ha fatto progredire la società innegabilmente, le successive riforme del diritto di famiglia sono andate sempre più nella direzione dell’apertura e delle tutele, arrivando di recente ad una legge innovativa che ha riconosciuto alcuni diritti alle coppie gay, legge che , nonostante tutti compromessi del caso, sancisce e riconosce alcuni diritti che fino a ieri erano prerogativa esclusiva delle coppie eterosessuali unite in matrimonio.
La battaglia della società civile in favore delle coppie di fatto,  che ha condotto al varo della suddetta legge , dimostra ancora una volta la forza attrattiva di questa istituzione secolare che non smette mai di sorprenderci.
Michela Liguori, avvocato civilista  sarà ospite del WEDDING DAY: DIMMI DI SI, che si tiene il 9 settembre presso la Lega Navale Italiana, Veleta Bistro

Garganodaunia.blogspot.it

martedì 23 agosto 2016

Pacchetti Wedding Day


2 notti e 3 giorni

 in hotel 4 Stelle Fronte Mare e vicino al centro di Vieste;


Trattamento di mezza pensione (colazione e cena);


Visita guidata al Centro Storico;


Visita in barca alle Grotte Marine di Vieste e alla costa del Gargano;

€ 170 a persona.

giovedì 11 agosto 2016

Gargano &Daunia Wedding Day ,

Il 7 settembre 2016 dalle ore 17 ( in caso di maltempo sarà posticipato al 9 settembre) nel Gargano farà tappa la IV edizione del Gargano&Daunia Wedding Day . 
Ci trovate al Molo Sud presso  Veleta Bistrò e Lega Navale Italiana sez. Vieste


 Il filo che percorrerà il mood dell’evento è quello legato al mondo del matrimonio. 
La location prevista sarà il  suggestivo il centro storico di Vieste : un’ esposizione di settori dedicati al matrimonio,  le eccellenze territoriali nel mondo del wedding: atelier, saloni di bellezza, agenzie immobiliari e di viaggio, artigiani, fioristi, autonoleggiatori di macchine , sale ricevimento, prodotti eno-gastronomici, … tutto Made in Gargano&Daunia. Una manifestazione che avrà come pubblico di riferimento i futuri sposi provenienti sia dai paesi limitrofi che turisti.
   
Con il Patrocinio di Federeventi, CNA- Foggia, Confesercenti Innova, AssoretiPMIDelegazione Puglia, e in collaborazione con Gargano&Daunia e Onda Radio

“Il Gargano e la Daunia” – spiega Daniela Corrente, ideatrice del progetto GarganoDaunia Wedding “è la location naturale ed ideale per i matrimoni:  il Parco del Gargano ricco di biodiversità ,  luoghi e paesaggi suggestivi in tutte le stagioni,   le tradizioni e l'artigianato, i luoghi di preghiera e di grande spiritualità : Monte San’Angelo Patrimonio Unesco e San Giovanni Rotondo”, 
infine  l’enogastronomia.
Gargano&Daunia Wedding rappresenta un’ importante occasione per far conoscere un territorio e per  destagionalizzarlo,  specie se visto nell’ottica di appuntamento annuale ed itinerante, prossime tappe saranno Lesina, Monte Sant'Angelo e Manfredonia. 
Durante la giornata verranno presentate le eccellenze sartoriali, produttive ed economiche dell’area. Un evento che prevede una zona espositiva, shooting  fotografici con modelle , food design, musica ed interventi artistici e culturali. 

Per chi è desideroso di partecipare c’è la possibilità di esporre con metrature personalizzate, organizzare una sfilata sulla prestigiosa passerella della Perla del Gargano, proiettare video e immagini, inoltre per chi volesse esporre quadri e fotografie è prevista una sala per l’allestimento di una mostra dedicata al matrimonio. 
I costi di partecipazione per gli espositori a partire da 450.00 euro (comprensivo di Gazebo ) . L’ingresso e’ gratuito. 

Sono previsti pacchetti weekend con visite guidate nel territorio Garganico.

L’evento sarà ricco di appuntamenti: enogastronomici, culturali e musicali uno fra tutti  la sfilata di abiti del territorio vintage, chi volesse contribuire ad arricchire la sfilata con un suo abito siamo a disposizione, è pregato di mettersi in contatto con noi. Le modelle saranno ragazze locali, chiunque puo' partecipare!

Tanti i personaggi ospiti della manifestazione .

 Si accettano le prenotazione entro fine agosto .

Per info

GARGANO & DAUNIA WEDDING

329 5948879

facebook Wedding day: Dimmi di Sì
instagram@garganodauniainlove
#garganodauniainlove

www.garganodaunia.blogspot.it